Ad oggi sono più di 23 mila i palestinesi uccisi nella striscia di Gaza, di cui circa 10 mila bambine e bambini. Un massacro di civili senza precedenti, un altro capitolo nefasto dei 75 anni di pulizia etnica dello stato di Israele, che non può essere giustificato dai fatti del 7 ottobre.

L’indignazione contro il massacro dei palestinesi ha conquistato le piazze di tutto il mondo, negli stessi giorni in cui lo stato di Israele è accusato di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja.

Non ci sono giustificazioni possibili davanti all’inferno a cui stiamo assistendo a Gaza, nel silenzio assordante della politica occidentale. La guerra è distruzione, morte, impossibilità di recuperare spazi di libertà e futuro per il popolo palestinese e per tutti i popoli.

Ancora oggi i 2,3 milioni di palestinesi di Gaza sono rinchiusi in un campo di concentramento dove non entra e non esce nulla senza il volere di Israele, che ha fatto carta straccia degli accordi di Oslo del 1993.

Per queste ragioni chiediamo l’immediato cessate il fuoco dell’esercito israeliano, il ritorno dei profughi, un piano di aiuti e sostegno per tutta la popolazione palestinese, a Gaza come in Cisgiordania, la fine dell’occupazione e lo smantellamento delle colonie.

E’ ORA DI DIRE BASTA
Vita, terra e libertà per il popolo palestinese!

Come Associazioni Territoriali Roma Est in Solidarieta’ con il Popolo Palestinese vorremmo ripetere a piazza dei mirti per il 20 gennaio un flash mob che già in diverse città d’Europa è avvenuto, vogliamo portare 10.000 paia di scarpe simboleggianti tutte le bimbe e i bimbi assassinati a Gaza in quello che è un vero e proprio genocidio della popolazioni palestinese da parte dello stato colonialista di israele.
Sono 75 gli anni di crimini che il popolo di Palestina sta subendo da parte di uno stato antidemocratico qual è israele .
Vi chiediamo di aiutarci nella costruzione di questo evento e per farlo vi invitiamo a portare in piazza dalle 15:00 in poi …scarpe di ogni tipo (obiettivo 23000 paia di scarpe di cui 10000 da bambin@), peluche, giocattoli.

Crediamo che collettivamente possiamo esprimere con forza la nostra solidarietà attiva alla causa della Palestina.
Vi aspettiamo.