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LETTURE AL CASALE: Wallada Bint Al_Mustafki: Cammino orgogliosa per la mia strada
23 Gennaio 2016 @ 18:00 - 20:30
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PER LA RASSEGNA ‘LETTURE AL CASALE’ 2016
INIZIAMO IL NOSTRO VIAGGIO
con un incontro su Wallada, questa splendida donna poeta che con i suoi versi ci parla da una distanza di mille anni. La “Saffo andalusa” è pubblicata per la prima volta in Italia da FusibiliaLibri. L’ha cercata e trovata per Fusibilialibri Claudio Marrucci.
Sarà con noi Dona Amati presidente di Fusibilialibri.
Si tratta della prima pubblicazione in lingua italiana della poesia di Wallada Bint Al-Mustafki, autrice vissuta durante l’XI secolo nella Spagna islamica (al-Andalus) e definita la “Saffo andalusa”. Scoperta da tempo in Spagna e pressoché sconosciuta in Italia, è attualmente proposta ai lettori italiani nell’ambito del progetto di recupero e diffusione della letteratura delle donne nei secoli “Saffo e le altre” da FusibiliaLibri, casa editrice particolarmente attenta alle tematiche di genere, che con grande orgoglio (mutuando il titolo della raccolta), scommette sulla voce di questa poeta femminista ante-litteram.
“Cammino orgogliosa per la mia strada”, che comprende i lavori di Wallada e delle sue allieve, è arricchito dalle note storico-poetiche del curatore-traduttore Claudio Marrucci, che si è speso per il recupero delle pubblicazioni in spagnolo, e di Antonio Veneziani, fra i migliori nomi della poesia contemporanea. La principessa omeya Wallada (che significa “colei che dà la luce”), nacque a Cordova nel 994 d.C., nella Spagna islamica (al-Andalus). Figlia del Califfo Al-Mustafki, morì quasi centenaria nel 1091 e, come ella stessa affermò, non si sposò per non dover sottostare a un marito. Fine poetessa ma anche donna-simbolo della libertà femminile, fu una figura libertina e libertaria non proprio amata da storici e filologi, anzi, come scrive Marrucci, “si è provato a distruggerla più volte nel corso dei secoli, additandola per la sua vita scandalosa”. Ribelle impavida, donna fatale, portatrice di un eros copiosamente riversato nei suoi versi, attrice d’amore carnale, dove l’eròmenos è sia uomo che donna, si sbarazzò del velo e fece scrivere in oro sulle maniche dei suoi abiti: “Sono stata creata da Dio per la sua gloria, ma cammino orgogliosa per la mia strada”. Fu protettrice delle donne del suo tempo; con le ricchezze ereditate dal padre realizzò salotti letterari e scuole di poesia destinate alle donne di ogni status sociale: educò e sfamò persino le schiave.
Ingresso gratuito
DURANTE LA SERATA SARA’ POSSIBILE VISITARE IL ‘MERCATO CHE VORREI’ PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
IN FUNZIONE BAR E BIOSTERIA SALTATEMPO