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La citta’ scrive la Carta di RomaComune

Sabato 23 aprile

SCRIVIAMO INSIEME LA CARTA DI ROMA COMUNE

Ai??

Sembrava impossibile, solo qualche mese fa, eppure qualcosa si A? mosso a Roma. Si sono mosse innanzitutto 20 mila persone, lo scorso 19 marzo, in corteo fino a piazza Campidoglio per chiedere ai Commissari della cittAi?? una ai???moratoria giubilareai??? degli sfratti e degli sgomberi degli spazi sociali, per reclamare il ritorno della Politica a Roma, per riappropriarsi della decisione democratica sulle scelte del governo urbano. Si A? mossa la campagna Roma non si vende ai??i?? Decide Roma, che quel corteo lo ha convocato e che, nei giorni successivi, ha proseguito la mobilitazione, convocando il 9 aprile decine di assemblee popolari in tutti i quartieri della cittAi??, e intraprendendo il 13 aprile la scalata della Basilica di Massenzio, al centro dei Fori Imperiali, per recapitare al Prefetto di Roma una lettera pubblica in cui si chiedeva una risposta chiara e definitiva sulla richiesta di moratoria degli sgomberi. Si A? mosso il Prefetto di Roma, che ai??i??in una evidente scomposizione dei poteri ai??i?? quella moratoria sembra averla finalmente accolta, benchAi?? solo di fatto, in modo parziale, senza quelle garanzie necessarie per far scendere il livello di guardia di chi si sta organizzando per difendere con ogni mezzo necessario gli spazi sociali, i propri spazi, gli spazi comuni. Si sono mossi perfino i Commissari di Roma, che ai??i?? preso atto di aver scatenato un conflitto impossibile da gestire ai??i?? si sono messi alla ricerca delle ai???soluzioni tecnicheai??? capaci di garantire minimamente gli spazi sociali, che la cittAi?? considera legittimi e che lai??i??amministrazione considera illegittimi. Si sono mossi, infine e in ritardo, persino i candidati sindaco, costretti ai??i??loro malgrado ai??i??a prendere parola sulla gestione del patrimonio pubblico capitolino, obbligati a riempire di contenuti e di progettualitAi?? una campagna elettorale finora vuota di senso e di significato. Possiamo finalmente dire, con umiltAi?? e senso del realismo, che la lotta paga. Non ci resta, dunque, che continuare a lottare.

Adesso la contesa si sposta sul piano della proposta. Nei due mesi ai??i?? decisivi ai??i?? che ci separano dalle elezioni, infatti, la sfida A? quella di elaborare una proposta normativa dal basso, che contenga nuovi principi e nuovi criteri per la gestione del patrimonio immobiliare di questa cittAi??. Una proposta che tenga al centro la garanzia dei beni comuni urbani per le generazioni presenti e per quelle future; che fondi sullai??i??uso, e non sulla proprietAi??, il diritto alle scelte di gestione del patrimonio pubblico; che si basi sul riconoscimento delle comunitAi?? informali che si prendono cura del territorio, a partire dalla loro autonomia ossia, etimologicamente, dalla loro capacitAi?? di ai???darsi le regole da sAi??ai???.

Una proposta che sappia essere effettivamente utile per tutte le associazioni, le realtAi?? sociali, le onlus, i ai???corpi intermediai???, i gruppi che sono colpiti dallai??i??efferato e scriteriato ai???piano di riordinoai??? messo in atto dai grigi funzionari dellai??i??amministrazione capitolina, su mandato di Marino prima e di Tronca poi.

Una proposta, ancora, che attraverso un confronto schietto e diretto, sia in grado di vincolare i candidati sindaco alle scelte future sulla gestione del patrimonio pubblico.

Una proposta che non consenta allai??i??attuale amministrazione commissariale di diventare ai???costituenteai???, nel senso di assumere decisioni che vadano oltre gli stretti margini di scelta e di azione entro i quali dovrebbe muoversi chi ai??i?? senza essere stato eletto nAi?? legittimato ai??i?? si appresta a concludere in brevissimo tempo il proprio mandato, perchAi?? le soluzioni che i Commissari possono proporre non possono che essere transitorie.

Una proposta che si avvalga del meglio di quella nobile cultura giuridica cosAi?? presente nel nostro paese, a partire dagli studi dellai??i??attuale Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, per pensare e per praticare unai??i??altra dimensione, non autoritaria, del diritto.

Una proposta che costituisca il primo tassello di un piA? ampio programma di autogoverno della cittAi??, costruendo il metodo democratico e partecipativo attraverso il quale chi abita Roma possa riappropriarsi della decisione su tutti i temi rilevanti del governo urbano: dai debiti del bilancio pubblico al trasporto pubblico locale, dai servizi pubblici essenziali al sistema dellai??i??accoglienza, dal diritto allai??i??abitare alla riqualificazione delle periferie, dalla cultura al verde pubblico, dalla dignitAi?? del lavoro pubblico al contrasto della precarietAi?? del lavoro privato.

Una proposta che si metta, infine, in immediato collegamento con tutte quelle esperienze europee che, da Napoli a Barcellona, al pari di Roma, stanno organizzando dal basso la garanzia democratica del diritto alla cittAi??, per porre le basi di un nuovo federalismo municipalista europeo.

A partire dai punti giAi?? proposti sulla piattaforma www.decideroma.com nella sezione ai???Cartaai???, convochiamo allora per sabato 23 aprile alle ore 16.00 in Piazza dellai??i??Immacolata a San Lorenzo, una grande assemblea pubblica, per scrivere insieme la Carta di Roma Comune.

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