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Il Dup S-Tronca Roma, stronchiamo il DUP insieme

Il Dup S-Tronca Roma, stronchiamo il DUP insieme

Appello per una riunione e mobilitazione cittadina

Da mesi un nuovo equilibrio si A? stabilito a Roma. Un equilibrio che supera le istituzioni democratiche e applica attraverso la gestione prefettizia le ricette decise dal governo Renzi e dallai??i??Europa. Il Dup (Documento unico di Programmazione) firmato da Tronca A? un concentrato di queste misure: imposizione di tagli lineari, privatizzazione dei servizi, alienazione del patrimonio pubblico sacrificando sullai??i??altare del debito di Roma Capitale i beni, gli spazi e i servizi pubblici della cittAi??. Un documento che lascia pochi margini di manovra a chi si candida a governare Roma e poche speranze ai romani sempre piA? privati di servizi essenziali.

Il Dup rappresenta bene la gabbia di una cittAi?? incastrata fra una politica istituzionale clientelare e corrotta incarnata dalle giunte degli ultimi anni, e la trappola dellai??i??obbedienza cieca al patto di stabilitAi??. Una gabbia che non lascia spazio alla democrazia, ma che al contrario traduce la fase di eccezionalitAi??, iniziata con Gabrielli a seguito dello scandalo di Mafia Capitale, in fase di normalizzazione dellai??i??era Tronca. Il risultato A? una cittAi?? governata da un gruppo di prefetti i quali, protetti dalla loro veste di ai???tecniciai???, hanno il compito di applicare il principio di austeritAi?? senza se e senza ma, sancendo la prioritAi?? dei vincoli di bilancio rispetto alla garanzia dei diritti fondamentali.

Lai??i??imposizione incondizionata di sacrifici imposti ai lavoratori ed alle lavoratrici delle aziende partecipateAi??di Roma Capitale con il conseguente blocco della contrattatazione, le minacce di inutili privatizzazioni con contestaule licenziamento di migliaia di lavoratori precari come nel caso di eductarici, maestre, lavoratori dellai??i??accolglienza e dei canili comunali, il lavoro notturno non piA? retribuito, la negazione sia del riconoscimento della clausola di salvaguardia sociale che l’accesso alla cassa integrazione sono gli esempi piA? lampanti della pericolosa precipitazione della gestione Tronca. Tutti ciA? mentre nello stesso DUP si certifica una carenza di personale pari ad 8.000 unitAi?? e gli organi di stampa conducono una campagna denigratoria nei confronti dei lavoratori capitolini, ATAC ed AMA in primis, tacciandoli di “fannnullaggine”.

Ma siamo certi che la cittAi?? sia dai??i??accordo con questa linea? Eai??i?? davvero inevitabile sacrificare servizi e diritti conquistati in anni di lotte, per gettare qualche moneta nel pozzo nero del debito di Roma? E questo debito, siamo sicuri sia davvero un dogma intoccabile? Tante realtAi?? diverse si stanno ponendo le stesse domande, alcune di queste si incrociano e si confrontano, altre non si conoscono ma scoprono di parlare la stessa lingua.

Le concrete minacce di sgombero di centinaia di spazi romani, che colpiscono non solo centri sociali ma associazioni, coworking, comitati, e tante altre micro-realtAi??, stanno suscitando una risposta che passa per partecipatissime assemblee, come quella ad Esc a fine gennaio, e come le ultime riunioni cittadine a casale Falchetti. Da questi momenti di confronto A? sempre piA? forte lai??i??esigenza di mettersi su un piano della discussione globale, che sia in grado di leggere la complessitAi?? della sempre piA? drammatica situazione che la cittAi?? di Roma soffre.

Come spazi e laboratori sociali di Roma sappiamo bene che gli attacchi ricevuti sono in totale continuitAi?? con i processi attivi sulla metropoli e, per questo, crediamo sia necessario imporre una svolta al pericoloso tentativo di ai???riscritturaai??? della nostra cittAi??. Una svolta che vede negli sgomberi e nei tagli dei servizi due facce della stessa medaglia. Una svolta che riguarda tutte e tutti: da chi fa politica attiva nei territori, a chi semplicemente si muove con i mezzi pubblici o manda i propri figli ai nidi comunali.

In assenza totale di spazi di democrazia, il rischio di essere schiacciati da un ai???tallone di ferroai??? che impone la finanziarizzazione della metropoli A? una questione che deve essere affrontata collettivamente.

Cai??i??A? bisogno di una risposta cittadina, ampia e partecipata, che possa aprire nuovi spazi decisionali e nuovi conflitti, contro la cappa prefettizia e giubilare. Tronca deve essere bloccato e lai??i??emendamento del DUP e del bilancio di previsione di fine Marzo ribaltato. Eai??i??, a nostro avviso, necessaria una risposta visibile, che sfili nelle strade della capitale con tutte e tutti coloro che vogliono una Roma diversa, mentre Tronca e i suoi tecnici scorrono i tasti sulla calcolatrice della vendita delle nostre vite.

Per iniziare a confrontarsi su un percorso di mobilitazione comune che arrivi a fine marzo ma che getti anche le basi per superare le scadenze istituzionali; per continuare a mettere in rete la ricchezza di proposte e modelli alternativi che animano la cittAi??; per un confronto che non sia tra ai???addetti ai lavoriai???, ma nel quale ogni cittadino e cittadina si senta coinvolto, perchA? A? il DUP stesso a coinvolgere ognuno di noi.

Invitiamo dunque tutte le realtAi?? e gli spazi sociali, il sindicalismo di base e conflittuale, i movimenti per il diritto allai??i??abitare, le cooperative sociali, le realtA? dei lavoratori autoconvocati ed autorganizzati, i comitati di quartiere ad un momento di confronto per venerdAi?? 12 Febbraio alle ore 18 a ex Casale Falchetti (Viale della Primavera 319/b)

PerchA? non vogliamo farci s-Troncare, ma vogliamo vivere in una cittAi?? in cui fioriscano i diritti!

 

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