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IL CARCERE CONTINUA A UCCIDERE DOMENICA 25 OTTOBRE, CSOA EX-SNIA VIA PRENESTINA 173

IL CARCERE CONTINUA A UCCIDERE

DOMENICA 25 OTTOBRE, CSOA EX-SNIA VIA PRENESTINA 173

Anas Zamzami per tutti Eneas, un ragazzo di 29 anni si A? suicidato venerdAi?? 25 settembre nel carcere di Pesaro.

Questa il comunicato laconico della Casa Circondariale di Pesaro -Villa Fastigi, parole con cui i responsabili del carcere pensano di liquidare una giovane vita.

Parole poche, troppo poche. Parole povere e opache che non restituiscono nemmeno un poai??i?? la vita di un ragazzo, Eneas, nAi?? la sua voglia di vivere, nAi?? il suo desiderio di costruire sinceri rapporti con altre e altri per impegnarsi in attivitAi?? efficaci e ricche di contenuti sociali.

Eneas voleva vivere, amava vivere, perA? A? morto! La sua vita gli A? stata strappata con violenza da un sistema carcerario che annulla e devasta ogni essere umano che rinchiude.Ai??

Le funzioni del carcere sono invasive e devastanti. Impongono al detenuto e alla detenuta una dura e inutile disciplina che tende a ripiegarlo/a su se stesso/a. Il carcere impone sofferenza, produce sradicamento e annientamento. Costringe alla solitudine la persona detenuta soprattutto in quei difficili momenti in cui si ha piA? bisogno di una mano, di una carezza, di una vicinanza, di comunicazione, di amore.

La funzione del carcere A? stamparti in fronte un marchio. Uno stigma che ti accompagnerAi?? tutta la vita e che tenterAi?? di emarginarti, di separarti dal resto della societAi??. Un marchio che Eneas percepiva come uno stigma indelebile, e lo era, che gli rendeva difficile pensare a un percorso di vita futuro da realizzare in libertAi?? e con le persone da lui scelte. Eneas rifiutava questo stigma, come tutte e tutti noi. Ma non A? facile strapparsi quel marchio e non sempre ci si riesce. A volte prevale lo stigma e ti schiaccia! Ne sono prova i 35 suicidi di quest’anno, finora, e i 590 dal 2005.

PerchAi?? Eneas era stato rinchiuso in un carcere? Condannato a 12 mesi di detenzione con lai??i??accusa di falsa identitAi?? e resistenza a pubblico ufficiale, commessi nel 2011. Le leggi esistenti non prevedono il carcere per queste lievi infrazioni e per condanne inferiori a 18 mesi, ma prevedono misure alternative al carcere.Ai??

Eppure Eneas era ancora in carcere. PerchAi?? non era alle misure alternative? PerchAi?? gli era stato imposto il marchio di ai???tossicodipendenteai??? ed era stato sottoposto al ai???controllo psichiatricoai????Ai??
Queste domande sono pesanti e agitano i nostri sonni
Ci sarAi?? unai??i??inchiesta. Qualche responsabilitAi?? salterAi?? fuori? Forse? O forse la nebbia burocratica avvolgerAi?? tutto.
Forse non avremo risposte rapide, ma continueremo a cercarle, anche se fosse necessaria una vita intera. Questo te lo dobbiamo Eneas, con questo impegno ricambiamo il tuo amore.Ai??

Per ricordare Eneas, per abbracciarlo, per promettere a lui e a tutte le persone recluse che lotteremo senza soste contro il carcere che uccide, ci incontriamo:

domenica 25 ottobre al Centro sociale Ex Snia in Via Prenestina 173
  • dalle ore 12:00 Ai??per il pranzo;
  • a seguire, letture di testi dal carcere, spettacolo di teatro, giocoleria (a cura di Paolo Pesce Nanna, il Ponentino Trio, il coro multietnico Romolo Balzani, Laboratorio Permanente) e dibattito sulla situazione nella galere italiane

Categories: altro

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